Incapace di ammettere responsabilità politiche prima che tecniche, Regione Lombardia sta mettendo in campo da settimane un’operazione di maquillage per tentare di coprire cosa non ha funzionato. Ovvero la mancata istituzione della zona rossa nella bergamasca, l’opacità nella gestione dei tamponi, la delibera irragionevole della RSA, la follia dell’ospedale vuoto in Fiera, per non parlare delle tante ombre che lambiscono la centrale acquisti.
Nei disastri spesso c’è chi cerca il capro espiatorio. E Regione Lombardia ha seguito questa strada: Fontana prima fa sparire l’onnipresente Gallera dalle dirette quotidiane sull’aggiornamento dei dati, poi annuncia la nascita di un gruppo di lavoro personale sul Covid19, ora rimuove il direttore generale dell’assessorato al welfare Cajazzo. E probabilmente altre pedine verranno spostate nelle prossime settimane.
Ma tutta questa operazione non servirà a cambiare la storia. Gli errori ci sono stati, e tanti. E forse si potevano evitare. Ma soprattutto, per fare in modo che in futuro non si ripetano, è urgente far partire la Commissione regionale d’inchiesta. E poi mettere mano in modo deciso alla Legge 23, la vera concausa della maldestra gestione dell’emergenza sanitaria.
Vinicio Peluffo
Segretario PD Lombardo