Unità nel Partito, lealtà nel governo: Zingaretti, rispetto agli alleati di governo, ha scandito con chiarezza: “Ai nuovi alleati chiediamo lealtà, chiediamo riconoscimento delle posizioni di tutti. Al presidente Conte chiediamo lealtà: saremo leali e dobbiamo sempre essere tutti convinti che tra nemici non si governa per il bene dell’Italia. E quindi dobbiamo cambiare passo. Insieme abbiamo rifiutato un contratto tra programmi separati e per questo oggi il premier lavora su una piattaforma discussa e condivisa da tutti. Possiamo farcela, i primi segnali già ci sono”.
Il segretario ha sottolineato l’importanza, in Europa, della presenza di esponenti del Partito Democratico come David Sassoli e Paolo Gentiloni: “Oggi il nuovo presidente del Parlamento europeo è David Sassoli, un democratico. Dobbiamo essere orgogliosi di tutto questo. Andiamo avanti così, a schiena dritta: se combattiamo le cose cambiano. L’Europa e il mondo ci guardavano con sospetto: l’inizio del nuovo governo ha fatto crollare lo spread, in questi mesi avevamo sprecato miliardi. E abbiamo Paolo Gentiloni a rappresentarci in Europa”.
Zingaretti ha anche lanciato un appello per avviare una campagna straordinaria di tesseramento: “Apriamo una campagna straordinaria di tesseramento. Nessuna pigrizia! Dobbiamo tornare a essere presenti nei luoghi della vita delle persone. Dobbiamo farci trovare, da tutte e da tutti”.
Guidare, condizionare e contribuire a segnare la storia anche del futuro, a partire dagli anni Venti del secolo: “ecco la nostra missione, gli anni Venti di questo secolo devono essere gli anni della svolta! Battiamoci per la rivoluzione verde, perché questo torni ad essere il Pianeta certo di chi ci vive ma anche di ancora non è nato. Battiamoci contro le disuguaglianze sociali, battiamoci per il riconoscimento pieno dei diritti di tutti, delle donne. Battiamoci per il libero orientamento sessuale di ogni individuo, perché ciascuno possa pregare liberamente. Voltiamo pagina! Siamo solo all’inizio. Lo dico a tutta la politica italiana, al campo progressista: proviamo a guidare noi gli anni Venti di questo secolo. Dobbiamo offrire noi una visione, politiche nuove per un bel futuro dell’Italia”.
Zingaretti ha evidenziato anche la necessità di non disperdere e di non deludere l’elettorato giovanile: “Dopo tanti anni il PD è il partito più votato dalle nuove generazioni. Non li deluderemo mai, mai più. Ci chiedono di cambiare e lo faremo. Noi abbiamo voluto una nuova generazione democratica al governo e nel Partito Democratico”.
Zingaretti ha concluso così il suo discorso: “La storia di questi anni ’20 vogliamo scriverla noi e sarà una storia all’insegna della liberazione umana e di un futuro degno di essere vissuto”.