“Il Decreto Sicurezza è un provvedimento che non risolve i problemi, ma anzi li aumenta. Oltre a ciò distoglie l’attenzione dalla crisi economica e valoriale del nostro Paese”. il Partito Democtratico della provincia di Lecco prende le distanze dal decreto che porta la firma del Ministro dell’Interno.
Tra le misure contenute nel decreto:
– lo smantellamento dello SPRAR, il sistema di accoglienza diffusa, che favorisce l’integrazione dei richiedenti asilo, suddivisi in piccoli gruppi e accolti in diversi Comuni della provincia;
– l’abolizione della protezione umanitaria;
– l’aumento dei tempi di permanenza nei CPR, centri permanenza per il rimpatrio; dove si concentrano gruppi molto numerosi di migranti.
Le conseguenze dell’applicazione di questo decreto porteranno molti richiedenti asilo a perdere il diritto di residenza, il diritto di frequentare corsi professionali, il diritto di assistenza sanitaria per quanti sono malati; in molti saranno costretti a vivere per strada.
“A ogni persona va riconosciuta dignità, a prescindere dal colore della pelle o dal Paese di provenienza”, proseguono i dem. “Non possiamo stare in silenzio di fronte a un provvedimento che annulla il lavoro di associazioni, Comuni, Istituzioni che nel nostro territorio quotidianamente operano per garantire accoglienza dignitosa a quanti sono stati costretti a scappare da fame, guerre e prigionie disumane, favorendone l’integrazione nel tessuto sociale”.
“Per questi motivi”, conclude il PD lecchese, “ci impegneremo a tenere viva l’attenzione sul tema dei richiedenti asilo e delle conseguenze del decreto Salvini”.